| Il risultato gli è stato contrario. Ma sul piano personale, Nicolas Gaston Navarro ha meritato la sufficienza ampia, nel giorno del suo debutto italiano. Per lui, complimenti dei compagni e dell'allenatore. Un impegno che il portiere argentino ha preparato intensamente, convinto di potere superare l'esame. E la gara dell'Olimpico torinese ne ha evidenziato le qualità in un paio di occasioni.
Argentini Quando entra in campo, è al fianco di Ezequiel Lavezzi, suo connazionale. I due parlottano, sorridono, prima di scambiarsi il cinque. Incontro a Navarro ci vanno pure Gargano e Domizzi, mentre Facciolo, il preparatore dei portieri, lo segue con lo sguardo fino al fischio d'avvio.
Tranquillo L'impressione è che sia tranquillo, il ragazzo. Dalle sue parti arrivano un paio di cross e lui esce sicuro a bloccare il pallone. È costretto ad un colpo di reni, intorno al ventesimo del primo tempo, per evitare il gol di Di Michele: il peggio è passato, ora Navarro si sente sicuro. La tensione, però, la vive tutta. Quando il pallone è lontano dalla sua area, non riesce a stare fermo, s'impegna in continui esercizi di stretching per non perdere la concentrazione.
Guastafeste A rovinargli l'esordio, però, c'è l'arbitro De Marco che sollecitato dal guardalinee Alessandroni, fischia un rigore a favore del Torino. La battuta di Rosina lo spiazza e lui si rialza a testa bassa: la sua imbattibilità italiana è durata appena 27'. Il meglio di sé, tuttavia, lo evidenzia nella ripresa.
Toro infuriato Il Toro spinge, sostenuto dalla propria gente, e Stellone è un pericolo vero per la difesa napoletana. Ma nel bel mezzo della passione granata s'inserisce Matteo Contini che con un tocco sotto rete rimette in piedi il risultato. Una soddisfazione che dura pochi attimi, perché la ripartenza ed il conseguente suggerimento di Stellone, un ex, trova la conclusione di Di Michele.
Per l'attaccante torinista è un giochino segnare di destro. Nulla può, in ogni modo, in quest'occasione, il portiere argentino. Il suo pomeriggio si conclude con una sconfitta, ma coi complimenti di tutti.
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